Teoria

La psicologia sistemica e la terapia familiare esaminano le relazioni all’interno di un’gruppo di persone: Coppie, famiglie, organizzazioni. Lo scopo è quello di avviare un cambiamento per le persone che fanno parte di tale gruppo e per l’intero sistema. Tutti esistiamo cercando di crescere all’interno di sistemi. Questi esercitano una forte influenza e determinano il modo in cui viviamo, abbiamo delle relazioni con gli altri e sviluppiamo. Ogni persona è un riflesso di relazioni. Queste possono essere “orizzontali” che si svolgono nel tempo presente e “verticali” che indicano la storia del sistema: Famiglia, nazione, civiltà. Una rappresentazione si crea con l’obiettivo di evidenziare la nostra posizione unica in un dato sistema, per far vedere come questa posizione si riflette in noi stessi. Si tratta di un evento messo in atto per dimostrare i legami tra individui e le loro famiglie, o altro gruppo, rivelando l’ordine e le leggi che regolano tali rapporti specifici.

Soggetto

Si esplorano dei problemi e si cerca di trovare soluzioni mirando ad una comprensione circa la posizione specifica che uno occupa all’interno del sistema familiare. Con l’assistenza di rappresentanti per ogni membro della famiglia in esame si prova di scoprire come quel sistema ha imparato a vivere ed evolvere durante la sua storia. L’obiettivo è di facilitare il ricollegamento con un originale amore per la vita, che in modi diversi lavora dietro ogni sistema. Questo amore è spesso ostacolato a causa di vari “irretimenti” ossia blocchi che accadono col tempo nella famiglia. Le soluzioni si ottengono quando tutti i membri del sistema, in particolare quelli che sono stati per qualche motivo esclusi, sono ri-collegati ed integrati all’interno di quel gruppo familiare col suo particolare “destino” per condividere un dolore oppure gioia, un senso di colpa o realizzazione comuni.

Processo

Si tratta di un’esperienza di gruppo: I partecipanti si siedono in cerchio e il facilitatore invita una persona che vuole esplorare qualche problema. Segue una breve intervista con domande generali e risposte in merito alla questione, evitando particolari. Non c’è bisogno di ascoltare tutta la storia, più informazioni si riveleranno durante il processo. Quella persona sceglierà altri partecipanti per rappresentare diversi membri della propria famiglia. Propone a ciascuno di stare nella posizione di essi: Effettivamente va metterli nello spazio (stanza) in modo appropriato e poi si siede per guardare. I rappresentanti, col semplice fatto di occupare una determinata posizione, si collegano a quello che viene chiamato “campo cognitivo” e percepiscono qualche sensazione nel loro corpo o la necessità di fare un movimento. Questi dati indicano dei lati nascosti nella storia della famiglia che lentamente emergono portando alla luce ciò che è inconsapevole. Per chiudere l’evento alcune “frasi di poteniamento” saranno utilizzate per ripristinare amore e inclusività nella famiglia. E' un’opportunità per tutti di provare un senso di guarigione e crescita.

Risultati

Si evidenziano distacchi ed esclusioni nella storia della famiglia e si capisce come certe relazioni si siano sviluppate o terminate. La ragione più comune per il flusso perturbato d’amore nel sistema è l’esclusione di membri dalla famiglia: Qualcuno che è morto presto, era diverso o aveva fatto qualcosa ritenuto sbagliato dagli altri. Se questi membri non sono riconosciuti e ri-connessi ci sarà una sensazione di abbandono in famiglia, che segue per generazioni. Tutti siamo come fanciulli che cercano di portare equilibrio e stabilità alle proprie famiglie, anche se inconsciamente. Partecipando ad una rappresentazione si ottengono delle intuizioni sul perché certe cose non funzionano correttamente, nel nostro comportamento o atteggiamento, e dove bisogna cambiare. E' un modo efficace per rivelare quelle dinamiche nascoste che ci permettono di lasciare passati coinvolgimenti cercando di perseguire una vita più sana e felice.